Su di me...

Marina Galici, classe 1965, nasce a Palermo. Coltiva sin dall’infanzia varie espressioni intime e creative come la poesia, il disegno, la pittura.

All'età dei vent'anni, affascinata dalle potenzialità sinottiche dell'immagine fotografica al fine della ricerca del sé, s’approccia ai primi studi sulla fotografia. Nei primi anni ne cura la modalità analogica, successivamente la dimensione digitale.

Palermo, caotica, complessa, altamente contrastante e contrastata è il suo panorama umano e ambientale.

La foto di strada, sociale, politica e di denuncia, il tema preminente della sua fotografia. 

Il bianco/nero, con le intermediarie scale di grigi, la scelta di colore, dallo sguardo interiore alla foto finale.

Della sua fotografia spesso è stata solita dire: – fotografo come scrivo e scrivo come fotografo – oppure – non cerco la foto, ma una visione. Lasciando al simbolo, al segno, alla parola sottesa, l’impronta inconfondibile d’ogni sua vibrazione emozionale e poetica. Rivelando una fede salda e coerente più verso il suo terzo occhio che ai dogmi e comandamenti insiti nella disciplina fotografica.

Si è distinta in vari premi fotografici di carattere nazionale e internazionale e ha preso parte a varie mostre sia collettive che personali. Ultimamente, nell'anno 2021/22, ha esposto sue opere presso il Centro Internazionale di Fotografia di Palermo in più mostre collettive, a seguito di workshops/progetti curati dalla fotoreporter Letizia Battaglia e durante l’XI edizione della “Settimana delle Culture” presso il Loggiato San Bartolomeo di Palermo. Nel mese di Agosto e Settembre '22 espone a Berlino in una collettiva per il progetto fotografico "Giro Mancato - Reportage on Sicily's secrets", a cura di Street Photography Palermo e Berlinecore Street Photography Berlin presso il vecchio Arminiusmarkthalle Markthalle Moabit e CISpace di Moabit.

Menzioni e Premi